Posa del pavimento: le tappe preliminari
Prima di tutto scegliete il tipo di pavimento in base alle vostre necessità:
- Valutazione del sottofondo: In base al pavimento selezionato, ci sono delle caratteristiche che deve avere il sottofondo. In ogni caso non conviene risparmiare sulla realizzazione di un massetto o comunque del sottofondo in quanto sarà la base del nostro pavimento. Prima della sua realizzazione, decidete che pavimento avete intenzione di metterci e parlatene con il venditore/posatore.
- Scelta del pavimento: La scelta del pavimento va valutata in base a 3 elementi fondamentali: Durata, Bellezza e Utilità.
- Durata: Dobbiamo chiederci quanto vogliamo che duri il pavimento. è una casa da affittare o è la casa dei miei sogni? Ad esempio:
- Parquet: durata lunghissima con maggiore manutenzione;
- Vinilici: durata circa 30 anni con pochissima manutenzione;
- Laminati: durata circa 20 anni con pochissima manutenzione.
- Bellezza: Indubbiamente qualsiasi tipologia di pavimento sceglierete dovrà piacervi da subito ed essere in abbinamento o comunque che stia bene con lo stile che avete intenzione di mettere.
- Utilità: Dove deve essere posato? Come utilizzerò questo pavimento (deve esser interno o esterno, va in un luogo umido o asciutto, lo vivrò sempre o solamente durante le ferie, ecc.)? Tutte queste variabili, e molte altre, servono per la scelta idonea del pavimento.
Queste sono comunque scelte da fare con l’aiuto di un professionista.
- Scelta dell'essenza (specie legnosa): Con specie legnose (chiamata essenza nel mondo del parquet) si intendono le diverse tipologie di piante utilizzate per fare il parquet. Tra una specie legnosa e un'altra può cambiare completamente l'aspetto, diversificando colore, venature, ossidazioni e molti altri aspetti da prendere in considerazione, come la resistenza all'acqua, al calore, la durezza, ecc.
- Scelta del trattamento: E' fondamentale che il professionista che vi vende il parquet già trattato, oppure che vi tratta un pavimento levigato, vi spieghi correttamente quali finiture esistono e cosa comportano, quali sono pregi e difetti di ognuno.
Tipologie e geometrie di posa
In base al gusto personale, al pavimento scelto e alle condizioni dell'ambiente, si possono realizzare vari tipi di posa:
- Posa inchiodata o avvitata
E' una tecnica molto antica e consiste nell'inchiodare direttamente il parquet al pavimento o su dei magatelli posati in precedenza. Posando un pavimento inchiodato si aumenta notevolmente l'altezza del pavimento, dato che per permettere questo tipo di posa il parquet deve avere uno spessore minimo di 15mm e, per far sì che i chiodi possano fare presa, occorre che sul pavimento sottostante siano applicati dei magatelli in legno o dei pannelli. Al di sotto di questi pannelli va posizionato un tappetino che faccia da barriera a vapore.
- Posa flottante
La posa flottante o galleggiante è un tipo di posa che fino a poco tempo fa non otteneva grandi risultati, ma negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede. Posare un pavimento con un buon tappetino come sottofondo aumenta notevolmente molte caratteristiche quali l'insonorizzazione e la funzione barriera a vapore. Questa tecnica rende inoltre il parquet idoneo al riscaldamento a pavimento. Questa posa ha il grande vantaggio che non danneggia il pavimento sottostante (in caso di pavimenti di pregio), che permette la posa in sottofondi dove non sarebbe stato possibile (per problemi di risalita di umidità) e oltretutto fornisce la possibilità di poter smontare il parquet alla necessità.
- Posa incollata
La posa incollata si può effettuare su tutti i formati di legno attraverso appositi collanti mono o bi-componenti in base alla tipologia di pavimento da posare. Il sottofondo deve presentarsi planare, stabile e compatto; non deve sgranare né spolverare, e normalmente richiede un fissativo iniziale come aggrappante per la colla.
Ognuna di esse permette alcune delle seguenti geometrie di posa:
- Dritta: a tolda di nave, accostata standard, a cassero regolare
- A spina di pesce: all'italiana, alla francese o all'ungherese
- Diagonale: a scelta del grado di inclinazione
- A disegno
Posa Dritta
Posa Diagonale
Posa a Spina Italiana
Posa a Spina Francese
Posa a Spina Ungherese
Posa Personalizzata
Finiture del parquet
Una volta finito il montaggio, il parquet può essere lavorato con le finiture più adatte a rendere unico il vostro ambiente. Distinguiamo innanzitutto tre tipologie di finitura:
- Finitura a cera
Per la finitura a cera vengono utilizzate diverse tipologie di cere naturali le quali consentono una buona traspirazione del legno e rendono la superficie naturale. Per rinvigorire maggiormente la colorazione del legno, esistono delle cere a caldo che vengono usate specificatamente per la lucidatura dei pavimenti in legno, con un risultato di particolare lucentezza. Un parquet cerato ha un aspetto molto gradevole, ma necessita di periodici interventi di lucidatura per evitare una completa opacizzazione.
E' un pavimento che comporta molta manutenzione, sia da parte del proprietario, il quale dovrà utilizzare periodicamente prodotti a base di cera, sia da parte del professionista che una volta all'anno deve effettuare una lucidatura totale attraverso monospazzole. La manutenzione periodica permette il mantenimento di un legno naturale e allontana notevolmente il periodo della levigatura, in quanto il nuovo strato protettivo di cera nasconde eventuali difetti e graffi.
- Finitura a olio
La finitura a olio è realizzata mediante oli naturali. Permette di valorizzare maggiormente le venature e le colorazioni del pavimento in legno, rendendo la sua tonalità ancora più calda e brillante con il passare del tempo. Inoltre svolge una funzione nutritiva e conferisce al parquet una notevole durezza. A differenza del trattamento a vernice, gli oli lasciano traspirare l'essenza e le prestazioni che si ottengono con tale trattamento sono ottime. Inoltre hanno una miglior predisposizione alle lavorazioni di decapatura e di varie colorazioni.
Per avere un pavimento sempre in ottimo stato, è necessaria una manutenzione periodica con prodotti idonei. Fino a poco tempo fa i pavimenti ad olio avevano un grande svantaggio, cioè la tendenza alla formazione di aloni nel caso cadessero sul pavimento sostanze oleose. Noi della Milli Parquet abbiamo dei trattamenti che impermeabilizzano i pavimenti ad olio, rendendoli idonei anche per i luoghi più umidi quali bagni e cucine.
Una volta ogni 1-2 anni, questa finitura necessita di un trattamento professionale di rinvigorimento che deve essere effettuato da un parchettista. Il trattamento, effettuato con monospazzole apposite, non è invasivo come una levigatura e comporta tempi di asciugatura brevi nella maggior parte dei casi. Trattandolo regolarmente, si può eliminare o perlomeno allontanare notevolmente la sgradevole fase di levigatura totale che richiede lo spostamento di tutti i mobili da casa e il non calpestio del pavimento per 48h, oltre il tempo necessario alla lamatura totale.
- Finitura a vernice
La finitura a vernice è sicuramente la più richiesta in quanto presenta svariati vantaggi: la superficie del parquet è facile da pulire, non necessita di particolare manutenzione, non si formano aloni a seguito della caduta di acqua e di altri liquidi ed è consigliata in ambienti come cucina e bagno. Tuttavia, bisogna fare molta attenzione quando si spostano mobili pesanti in quanto potrebbero formarsi delle evidenti e antiestetiche rigature sul pavimento.
Generalmente un pavimento con finitura a vernice ha una durata di 10 anni, dopodiché necessita di una nuova levigatura per far sparire ogni eventuale graffio o danneggiamento e riportare il pavimento ai vecchi splendori.
Noi della Milli Parquet, consigliamo un trattamento Silver ogni 5 anni, in modo da allontanare nuovamente la fase di levigatura ed avere un parquet con durata illimitata. Ultimamente non si usano più vernici chimiche: le vernici all'acqua hanno preso il sopravvento, sono inodori e non dannose per la salute.
Ci sono vernici che favoriscono l'ossidazione (quindi il normale cambiamento di colore del legno), vernici che rallentano l'ossidazione e vernici che arrivano quasi a bloccare completamente l'ossidazione, mantenendo il più possibile il colore originario del legno (come fosse grezzo).
Esistono diversi gradi di lucidità, espressi in gloss: da 0 (pavimento completamente spento e opaco al 100%) a 100 (lucido a specchio).
Questa valutazione è di tipo puramente estetico. In ogni caso, una finitura opaca risulta meno delicata e nasconde meglio eventuali imperfezioni, mentre con una verniciatura lucida bisogna tenere in considerazione che si può opacizzare leggermente nel tempo, soprattutto nei luoghi di maggiore passaggio e che eventuali graffi risulteranno più visibili. Chiaramente ciò non compromette lo stato della verniciatura, ma richiede una manutenzione più costante.
N.B.: più il parquet è lucido e più si notano sgraffi e aloni, sconsigliamo di fare verniciature oltre i 60 gloss.